LA FACCIATA
La facciata testimonia la complessa vicenda edilizia del Duomo di Milano.
Quello che si vede oggi è il risultato del lavoro di vari architetti e la fusione di diversi stili: tardo manierista, barocco, neogotico.
Pellegrino Tibaldi disegnò un progetto per la facciata nel 1580, che venne però abbandonato a causa delle morte dell'arcivescovo Carlo Borromeo e il suo conseguente allontanamento dalla città.
La costruzione della facciata cominciò quindi nel 1590, sotto la direzione dell'architetto Pellegrino Tibaldi, in stile tardo manierista, continuando poi nella prima metà del Seicento sotto la direzione di Francesco Maria Richini e di Carlo Buzzi.
Risalgono alla prima metà del Seicento i cinque portali e parte delle finestre soprastanti, con il coronamento a timpano spezzato.
Tra il 1765 e il 1769 Francesco Croce completò il coronamento del tiburio e la guglia maggiore, sulla quale fu innalzata cinque anni dopo la Madonnina di rame dorato, destinata a diventare il simbolo della città.
Nel 1805, su richiesta di Napoleone Bonaparte, Giuseppe Zanoia avviò i lavori per il completamento della facciata, in previsione dell'incoronazione di Napoleone Re d'Italia che avvenne il 6 maggio 1805.
Il progetto venne finalmente concluso nel 1813 da Carlo Amati, mentre proseguì per tutto l'Ottocento l'aggiunta delle statue, caratteristica distintiva del Duomo di Milano, e l'erezione delle guglie, su ispirazione delle guglie quattrocentesche.
L'ultimo atto di completamento è costituito dalle porte in bronzo, novecentesche.
E' del 1906 quella centrale, dalle leggere linee neogotiche, mentre le altre quattro furono realizzate nel dopoguerra.
La porta centrale fu scolpita da Ludovico Pogliaghi, il tema è “storie della vita di Maria”. Questa porta è stata danneggiata da un bombardamento aereo avvenuto sulla città di Milano nel 1943.
Il tema delle quattro porte minori è: l'editto di Costantino per la prima porta da sinistra, l'opera religiosa e politica di S. Ambrogio per la seconda porta da sinistra, la distruzione di Milano ad opera del Barbarossa e la sua ricostruzione per la terza porta, origine e vicende del Duomo per la quarta porta. Quest'ultima è stata realizzata da Luciano Minguzzi, vincitore ex aequo con Lucio Fontana del concorso che la Fabbrica del Duomo aveva indetto nel 1950 per l'esecuzione dell'opera.
TIBURIO
Il tiburio è la costruzione poligonale che nelle chiese romaniche racchiude la cupola. Per la realizzazione di quello del Duomo di Milano, gli Sforza interpellarono grandi architetti, come Bramante e Leonardo da Vinci. Nonostante queste prestigiose consulenze però, il tiburio fu alla fine realizzato su progetto di Giovanni Amadeo e Giacomo Dolcebuono (1490-1500).
Sulla cupola appena ultimata, gli architetti progettarono il tiburio ottagonale che, completato dalla grande guglia, doveva manifestare la simbolica presenza dell'Eterno Padre assiso in trono circondato dagli Evangelisti.
Riferimenti bibliografici:
Il Duomo di Milano, la Storia (A. Majo)